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Correttori di colore, istruzioni per l’uso: cos’è il color correcting e come si realizza

Il make up viso si arricchisce di nuovi correttori colorati per ottenere un’incarnato naturale e perfetto, grazie alla tecnica color correcting

Il sogno di ognuna di noi è quello di avere una pelle sempre pulita, ben curata e idratata – un’ottima beauty routine infatti è sempre il punto di partenza – e un make up naturale che ci valorizzi e si sposi armoniosamente con la nostra pelle. Riuscire però a trovare sempre le giuste nuance e prodotti da applicare per ottenere un colore complessivo dell’incarnato ben equilibrato non è sempre semplice, ma le ultime tecniche a riguardo, che intervengono sulle discromie e i problemi del tono della pelle ci vengono in aiuto. Il correttore in effetti nasce proprio con questo intento, ma oltre questo prodotto che resta comunque indispensabile c’è molto di più.

Make up viso: cos’è il color correcting

Quando si parla quindi di correzione del colore, si parla precisamente di una tecnica che prende il nome di color correcting, che si avvale di precise sfumature che vanno a coprire e bilanciare problemi e imperfezioni della pelle a cui l’applicazione del correttore non basta. I correttori infatti, sono studiati nelle loro molteplici sfumature di cui scegliamo quelle più vicine al nostro incarnato nascondono semplicemente le imperfezioni.

L’applicazione invece di colori come verde, giallo e arancione neutralizzano le tonalità che vogliamo nascondere per ottenere un incarnato dal colore complessivamente bilanciato e armonioso. Ecco perché i colori della tecnica del color correcting hanno una precisa funzione, grazie anche alla presenza di nel prodotti di perle definite soft focus, dei micro elementi sferici che per effetto ottico sfruttano la rifrazione della luce, così che il tono correttivo si amalgami perfettamente al colorito cutaneo.

Come si realizza un incarnato perfetto senza discromie: i colori da applicare

I correttori di colore quindi hanno una funzione ben diversa dal correttore e nessuno dei due sostituisce l’altro: vanno utilizzati infatti in sinergia e si applicano infatti per sovrapposizione cromatica. Il lilla ad esempio cancella il grigiore del viso, mentre il verde, colore secondario nato dall’unione di giallo e blu può essere applicato su una macchia rossa e lo attenua. In caso diventi grigia o gialla, è bene applicare del fondotinta, tamponato con delicatezza.

L’arancio invece è un secondario che nasce dall’unione di rosso e giallo e sulla pelle diventa grigio per effetto del suo legame con il complementare blu. Si applica infatti su macchie blu e marroni come occhiaie o iper-pigmentazioni, mentre il fondotinta completa, sempre tamponato.

Il giallo invece è un primario che sul suo complementare viola diventa grigio ed è il colore che si usa per coprire appunto le ombre generate da rughe, borse e cedimenti: la sua applicazione tende a sbiancare e illuminare, per cui in questo caso va sfumato prima del fondotinta.

Se è la prima volta che ti avventuri in questa tecnica, meglio preferire prodotti dalla texture fluida ed evitare i compatti, molto difficili da sfumare.

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ultimo aggiornamento: 24 Luglio 2023 12:08

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